Nel weekend 12/13 novembre il Circolo della Vela Brindisi organizza la tappa finale del Campionato Zonale Dinghy 2022 , regata valida per l’assegnazione del Trofeo Challenge “Francesco Piccininni” riservato al vincitore del campionato pugliese di questa storica quanto affascinante classe velica, nata nel 1913 ad opera del famoso designer inglese G. Cockshott. Nell’Inghilterra di fine Ottocento queste imbarcazioni si assomigliavano tutte: fasciame sovrapposto (detto a clinker), due banchi per vogare, poppa a specchio, bordo libero quanto bastava e albero con vela al terzo. Cockshott non poteva certo immaginare quale successo avrebbe avuto la sua creatura. Economico, maneggevole, adatto al diporto nautico, il piccolo ma intramontabile Dinghy 12’ ( 3,70 mt) non tardò a diffondersi. Sotto vela, infatti, il Dinghy si rivelò imbarcazione molto tecnica e raffinata e, divenuto nel 1919 la prima “International Class”, venne scelto nel 1920 e nel 1928 alle Olimpiadi quale classe “en solitarie”. Proprio l’ esperienza dei velisti italiani che vengono selezionati per le Olimpiadi di quegli anni la introduce nel nostro Paese, dove le prime imbarcazioni sono costruite nel 1929 e si tiene, nel 1931, il primo Campionato Italiano.
Per oltre trent’anni il Dinghy 12’ reciterà un ruolo determinante nello sport velico nazionale, e, in particolare, per la formazione dei più giovani. In Puglia negli anni ‘60 molti validi timonieri si sfidano sia a livello zonale che nazionale portando in alto il vessillo dei club pugliesi più volte nei Campionati Italiani. A Brindisi ancora oggi si ricordano i fratelli Uccio e Rino Mautarelli, entrambi bravissimi sia sul Dinghy che in seguito sui Finn, a Bari tra i tanti meritano speciale menzione Gianni Modugno più volte campione nazionale, Francesco Piccininni più volte tra i primi in moltissime regate nazionali, a Taranto Giovanni Buttiglione e Aristide Monaco come anche nel Salento Franco Arditi e Liborio de Donatis, tutti temuti e validissimi competitors dei campionati zonali. Ad oggi la centenaria classe AICD Italia annovera oltre 200 timonieri che partecipano assiduamente alle regate nazionali, zonali e locali – da Lugano a Palermo – sui loro scafi in legno e vetroresina.
Per gli amanti della tradizione l’’Associazione organizza anche una ”Sezione Classici” che riunisce gli armatori dei “ legni”, ma tutti i dinghisti sono egualmente legati dall’ amore per la loro barca e vivono come una vera festa tutte le occasioni di incontro e competizione. E questo li rende … speciali: il Dinghy non plana, ma riserva grandi soddisfazioni a chi vi si applica con costanza e passione, infatti tutti i veri dinghisti apprezzano come pochi altri il fair play e il gusto della competizione velica “tradizionale”, praticata da veri sportivi e da amanti della vela e della compagnia.
Tornando alla Regata del prossimo weekend è da sottolineare che erano oltre 50 anni che a Brindisi non si organizzava una prova del campionato zonale e questo evento costituisce per noi tutti un motivo di grande orgoglio sportivo e anche personale, in quanto la nostra stessa storia di velisti di oggi si rifà ai valenti timonieri di ieri , già precedentemente citati. Si prevedono oltre 10 equipaggi singoli iscritti provenienti dai più importanti club velici pugliesi per contendersi il titolo di Campione zonale che vedrà i timonieri suddivisi tra 2 classifiche: quella overall in cui militano gli scafi moderni in vetroresina, condotta da Tommaso De Bellis e tra i Classici primeggia il giovane Francesco Laera, entrambi di Monopoli.
Fonte AgendaBrindisi.it